In questi giorni strani stiamo misurando quanto il tempo abbia un carattere soggettivo e come sia “lento” o “veloce” in base alle attività e alle emozioni che proviamo.
Per i nostri figli non solo le giornate possono apparire più lente, ma sono anche “disorientanti” in quanto manca la routine che la settimana scolastica scandisce in maniera rassicurante con il suo andamento uguale e prevedibile.
Il tempo si declina in compiti, letture, giochi in autonomia e tv… arriva anche il momento di giocare insieme. Servono idee?

Un gioco che piace a tutti e va bene per tutte le età è il MEMORY: divertente perché ci ingaggia in una sfida dove la bravura non è legata all’età e dove la fortuna/sfortuna spariglia le possibilità di successo.
Il memory è un ottimo esercizio per la mente perché allena le abilità di memoria a breve termine, la concentrazione, la capacità di cogliere i dettagli, quindi serve proprio a tutti:
– ai bambini piccoli, come prerequisito per tanti apprendimenti, si può proporre già intorno ai due anni e mezzo scegliendo immagini molto semplici e un piccolo numero di coppie (5 in tutto all’inizio va già molto bene), anche per rispettare i tempi brevi di attenzione e di inferenza; in alternativa il piccolo di famiglia può essere lo speciale aiutante di un adulto smemorino… all’interno della coppia si stabiliranno delle regole di gioco per partecipare (tu giri la prima, io la seconda, oppure… ogni volta che devo girare la seconda mi consulto con te, ecc.);
– ai bambini in età scolare, con tante varianti per allenare tante abilità differenti, utilissime per affrontare la scuola con una mente “tonica”!
– per i bambini con DSA: per allenare memoria, concentrazione, discriminazione e per affinare la dimestichezza di apprendere per immagini;
– agli adulti che hanno sempre mille cose da gestire;
– ai nonni, la cui memoria a breve termine va stimolata ogni giorno.
Inoltre attendere il proprio turno, mantenere l’attenzione anche quando gioca l’altro, rispettare le regole, non sono solo utilissime competenze cognitive, ma sono sopratutto sociali, fondamentali nel gruppo classe e al lavoro!

MEMORY IN SCATOLA

Ci sono almeno due grandi famiglie: i memory in vendita e quelli da fare in casa!
In questi giorni privilegiamo i secondi, ma due accenni ai primi: i memory in scatola sono di tanti tipi, con immagini molto semplici e altri con disegni o foto ricche di dettagli; i primi richiedono di ricordare la collocazione della carta, i secondi chiedono in più di discriminare le differenze.
In genere il verso della carta “coperta” ha colori differenti, per cui fare la coppia vuol dire accoppiare colori differenti (ad esempio una carta blu va sempre accoppiata a una carta rossa e due carte blu insieme non faranno mai una coppia), altre volte il verso è uguale e questo complica la faccenda e aumenta la probabilità di errore.
Mettere le carte in ordine come se fosse una griglia ordinata di righe verticali e orizzontali è diverso che proporle in ordine sparso.

Proporre 10 coppie o 40 richiede abilità di discriminazione e memoria molto differenti.
Tutte queste varianti vanno scelte con cura e possono diventare un “piano d’azione” per giocare più volte, aumentando le difficoltà man mano che i bambini si impratichiscono.
Scegliere memory con un tema appassionante per i bambini a cui si propone può sicuramente migliorare l’interesse!


MEMORY FAI DA TE… UNA BELLISSIMA ATTIVITÀ!

– Nel web si trovano molte immagini per stampare memory che poi si possono far tagliare e colorare ai bambini.
– Trovo ancora più interessante però ritagliare dei cartoncini bianchi e chiedere di disegnare le stesse cose su due cartoncini, eventualmente cambiando alcune discriminanti (ad esempio: macchinina blu, macchinina rossa): a seconda dell’età e delle capacità dei bambini, si possono guidare nella scelta delle varianti oppure lasciare che per un’oretta l’attività sia produrre tutte le immagini in autonomia.
Quindi… un gioco che li terrà impegnati a disegnare, ottima attività a 360° (il disegno libera l’espressione di emozioni, è attività pre-grafica per eccellenza, stimola la concentrazione, impegna nel discernimento fra categorie…).
Si può anche dare un tema, affinché possa diventare un’attività ancora più ricca, utile per stimolare degli approfondimenti magari col supporto di qualche libro o di qualche ricerca di immagini sul web: per esempio “i capi d’abbigliamento”, “gli insetti”, ecc. Ancora, una coppia può essere formata da un oggetto e da un suo dettaglio o un oggetto strettamente collegato (es: una cintura e la fibbia, una casa e il portoncino d’ingresso… Ma ancora una scuola e lo zaino, un’automobile e la chiave, un cane e una cuccia, ecc.).
Suggerisco di recuperare una scatolina dove riporre il gioco handmade, scatolina anch’essa da decorare/colorare magari dando un nome al memory realizzato!

variante “English”: sotto ogni disegno si può chiedere di scrivere il nome della cosa in inglese oppure di pronunciare il nome in inglese durante il gioco quando si gira la carta, con una penalità o un premio per ciascuna parola sbagliata o ben pronunciata…. Ancora fare un memory solo di parole in cui abbinare la parola inglese alla sua traduzione in italiano;

– un memory sensoriale! Coi tappi delle bottiglie del sugo o delle bibite, meglio col diametro un po’ grande, tutti uguali: all’interno potete mettere cartoncino a onde e liscio, carta vetrata, spugna, pluriball, stoffe diverse, …

– per bambini con difficoltà dislessiche o per bambini del primo ciclo della primaria, si possono predisporre coppie di disegni che stiano attente ad alcune caratteristiche della lingua scritta:
• coppie che iniziano con la stessa consonante Dado-Diamante, Finestra-Farfalla, Gelato-Giacca, ecc. oppure coppie di carte dove una carta ha l’immagine e l’altra ha la singola lettera o la prima sillaba, magari scritta sia in stampato maiuscolo sia in stampato minuscolo (si possono rubare carte da gioco di altre attività);

• ancora, si possono fare coppie di immagini di parole che cambiano significato con le doppie: palla-pala, rosa-rossa, cane-canne, ecc.;
• coppie con consonanti omologhe: Banca-Panca, Bollo-Pollo, Belle-Pelle, Viale-Fiale, Giglio-Ciglio, ecc..

Per questo tipo di coppie, anche in base alle preferenze dei bambini, si può scegliere di fare il disegno e di scrivere appena sotto la parola in stampato o – viceversa – di non inserire la parola, il che richiede un piccolo sforzo in più di elaborazione cognitiva ma magari ha più il sapore del gioco e della sfida e “sa meno di scuola” 😉

Prima di giocare al memory, meglio presentare il gioco: si possono proporre tutte le carte scoperte e chiedere: “Secondo te cosa hanno in comune?”; oppure proporre una coppia e chiedere: “Perché è una coppia?”, quindi invitare a scoprire le altre coppie;

– un’altra variante del Memory , specie per questi ultimi tipi descritti (più complessi e legati al mondo della letto-scrittura) è la “vecchia” o “pepa tencia”. Si elimina una sola carta, si distribuiscono le carte in numero uguale ad ogni partecipante (che le tiene nascoste), ciascuno pesca dall’altro una carta eliminando man mano le coppie e… chi resta con la vecchia???


Buon memory a tutti!

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